"i'm not a psicopath, i'm an hight-fuctioning sociopath"

lunedì 31 agosto 2015

PROSSEMICA

                         Ognuno di noi ha un proprio spazio personale, che cambia in base:

- Al luogo: sul treno, in spiaggia, a casa propria, ecc..;

- Alla situzione: ad esempio, su un treno affollato si sopporta anche il contatto con gli estranei, ma non in uno spazio ampio o minaccioso;

- Al sesso: le donne sopportano di più una distanza frontale, gli uomini di più quella laterale;

- Alla cultura: lo spazio personale è molto ridotto nei paesi caldi (marocchini, arabi, ecc.), in cui si arriva quasi a contatto fisico, mentre è ampio nei paesi freddi (es. inglesi). Per questo i primi trovano i secondi piuttosto distaccati mentre i secondi trovano i primi troppo appiccicosi;

- Allo stato emotivo: Una persona arrabbiata tollera meno degli altri una violazione dello spazio personale, mentre un depresso può anche non percepire una violazione del suo normale spazio;

- Al carattere: Una persona estroversa o dominatrice viola più facilmente lo spazio di una introversa o recessiva;

- Allo status sociale: i superiori (es. esercito o ufficio) oltrepassano lo spazio personale dei loro subordinati fino alla distanza personale. In genere, i subordinati mantengono con i loro superiori una distanza superiore ai 2/3 metri;

- Al rapporto tra le persone: persone che si detestano o che hanno litigato sono più distanti tra loro rispetto a quelle che vanno d'accordo;

- Al grado di tolleranza: ad esempio, una donna che ha subìto uno stupro può diventare suscettibile all'avvicinamento di un uomo, se una persona ha subìto abusi sessuali da un ecclesiastico tenderà a stare lontana da loro, oppure, una persona sta più lontana dagli stranieri se è convinta che sono tutti mafattori, ecc...
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Esistono 4 distanze prossemiche, che rivelano il rapporto fra le persone:
  • Intima: fino a 0,5 metri, è tra rapporti intimi (es. partner);

  • Personale: tra 0,5 e 1,2 metri, è tra amici o persone di cui si è attratti (non è detto che si attraggano a vicenda, forse è solo una che invade lo spazio personale dell'altra);

  • Sociale: tra 1,2 metri a 2/3 metri, è per rapporti formali (es. tra impiegati);

  • Pubblica: superiore a 2/3 metri.

Una persona risponde all'invasione del proprio spazio con la contrazione muscolare, allontanandosi o chiudendosi in sè stessa (braccia incrociate, spalle chiuse, mento basso).

                                                 INTORNO A UN TAVOLO

La posizione che 2 persone occupano intorno a un tavolo indica anche la distanza interiore presente tra le 2.
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POSIZIONE FRONTALE
I 2 sono uno di fronte all'altro ai lati opposti del tavolo. Questa posizione mostra un confronto diretto fra i 2, che indica sfida (es. 2 affaristi) o subordinazione (es. impiegato e il suo superiore).
E' la versione seduta della massima distanza sociale;


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POSIZIONE ANGOLARE
Questa posizione più tranquilla consente di lavorare insieme con minore tensione. Tra i 2 è ancora presente un distacco, infatti l'angolo del tavolo, è una "barriera" che impedisce di oltrepassare il rapporto sociale tra i 2;

POSIZIONE DI FIANCO
In genere questa posizione, più che scelta, ci viene concessa. Infatti una persona che ha raggiunto una grande fiducia nelle capacità dell'altra persona, nell'argomento che stanno trattando, lascia uno spazio libero sul tavolo per permettere all'altra di sedersi di fianco. Questo vale se tra i 2 è presente una distanza sociale. Se, invece, la distanza è personale (es. un amico) o intima (es. partner), questa posizione viene quasi sempre concessa;


POSIZIONE DISTANZIATA
Questa situazione esprime la voltontà di non essere coinvolto nella discussione o nel lavoro da fare, per disinteresse o timidezza. Equivale alla distanza pubblica.

- Se una persona è seduta a un tavolo dando le spalle alla porta vuol dire che acconsente ad avere qualcuno seduto al suo stesso tavolo ma non vuole intrattenere un dialogo con loro.
-Se una persona ha il viso rivolto verso la porta, vuol dire che è andato di proposito dall'altra parte del tavolo per vedere chi entrava (altrimenti si sarebbe seduto appena entrato). Lo fa per scoraggiare un'altra persona a sedersi al suo stesso tavolo oppure perché sta aspettando qualcuno (in questo modo può vedere quando arriva).

                                                           SULLA PANCHINA
- Se una persona è seduta al centro di una panchina con le braccia e le gambe allargate, è segno che non vuole nessuno vicino o che sta tenendo il posto per qualcuno.;
- Se è seduta su una delle estremità della panchina vuol dire che acconsente che altri si siedano ma non vuole intrattenere un dialogo con loro.
- Sedersi coprendo un'intera metà della panchina indica un atteggiamento di apertura verso gli altri.

                                                  IN TRENO O IN AUTOBUS
Quando ci sono 2 sedili vuoti uno a fianco all'altro:
- Una persona a cui spiace avere qualcuno a fianco si metterà al primo sedile (quello lontano dal finestrino), per scoraggiare le persone a sedersi (dovrebbero "scomodarsi" a chiedergli di scalare di un posto), magari mettendo anche la borsa o il cappotto sull'altro sedile. In alternativa si mette in piedi davanti all'entrata dei sedili fingendo di rovistare nei bagagli sulla cappelliera proprio nel momento in cui il treno sosta in stazione;
-Una persona aperta al dialogo o una indifferente si andrà a mettere sul sedile vicino al finestrino, solo che la prima si metterà a guardare il nuovo compagno di viaggio finché non si sarà seduto, il secondo cercherà di ignorarlo.

Quando ci sono 3 sedili vuoti uno a fianco all'altro:
- La persona che non vuole nessuno accanto tenterà di occupare tutti e 3 i posti, sedendosi centralmente, espandendo il corpo e usando il cappotto o la borsa;
- Quella aperta al dialogo e quella indifferente, con le stesse reazioni di prima, si siederanno al sedile centrale o vicino al finestrino.
(in genere, se si ha la possibilità di scelta, il posto più lontano dal finestrino lo occupano solo quelli che devono scendere dopo poche fermate)

SEGNI NON VERBALI

 Faccio riferimento alla notazione di Ekman, Friesen e Meyer nel denominare i segni non verbali, non sono responsabile di eventuali incongruenze con testi di altri autori, tra l'altro quelli che ho nominato sono le più grandi autorità nel campo.
  1.  il Viso
col viso diciamo moltissimo, il nostro viso è fondamentale durante la comunicazione perché è per mezzo di esso che identifichiamo il nostro interlocutore.
Le espressioni complete si vedono quando non tratteniamo le nostre emozioni, per scelta o meno, nel senso che l'emozione potrebbe essere così forte da non essere controllabile.
Queste espressioni si usano come punti di riferimento le altre due categorie che ne sono delle manifestazioni particolari, sono state catalogate da ekman nel Facial Action Coding System, ma poi pubblicherò un topic sul volto e quindi ci tornerò in dettaglio.
Le espressioni universali sono :
- Felicità
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- Tristezza
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- Paura
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- Sorpresa
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- Disgusto
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- Disprezzo
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- Rabbia
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Un po' cattiva come scelta da parte mia, le espressioni sono molto sottili ma sono tutte sulla stessa faccia, tra l'altro la faccia molto nota dell'attore Tim Roth, quindi non è così difficile notare le differenze con un po' di attenzione (in ogni caso poi farò una descrizione dettagliata di ognuna).
    2.  Corpo :
 
Con il nostro corpo comunichiamo moltissimo, la postura, il modo in cui gesticoliamo dicono tantissimo sul nostro stato d'animo.
Mi soffermerò su 3 tipi di segni in particolare:
- Emblemi
- Illustratori
- Mirroring & prossemica
  • Emblemi :
gli emblemi sono dei segni che si fanno col corpo che possono sostituire parole o intere frasi, molti si fanno con braccia, mani e spalle ed alcuni anche con la faccia.
Poiché rimpiazzano il linguaggio verbale sono dipendenti dalla cultura, ho fatto nell'introduzione alla cv un esempio di come da cultura a cultura possano cambiare gli emblemi (il gesto per dire ok in Italia ed in America ).
Non c'è molto da dire alla fine, vanno imparati come i vocaboli più usati in una lingua, diventa interessante la situazione quando vengono involontariamente mostrati ( parzialmente o non), poiché il nostro interlocutore anche non volendo ci manda dei messaggi chiari, come ho detto, a volte anche traducibili in parole.
  • Illustratori :
gli illustratori sono dei gesti che facciamo mentre parliamo, non sono sostituibili alle parole, al contrario forniscono a queste ultime delle sfumature, una interpretazione, un arricchimento.
Costituiscono il così detto "gesticolare quando si parla" in gergo, ed in pratica è come se noi disegnassimo in qualche modo nell'aria le immagini mentali associate a ciò che stiamo dicendo ( non è del tutto esatto, ne parlerò più in dettaglio in seguito).
  • Mirroring & prossemica :
Semplicemente, quando siamo in confidenza o in feeling con qualcuno tendiamo ad emularne toni di voce, postura, ritmo respiratorio, ecc...
questo fenomeno si chiama mirroring, la prossemica studia le distanze (nel senso letterale del termine) che manteniamo con gli altri durante una interazione, a seconda della distanza si determina la confidenza.
         3. Voce :
lo studio della voce si divide in :
- verbale
- paraverbale
  • verbale :
è ciò che diciamo, quello che vogliamo dire e che decidiamo di dire. Dal nostro linguaggio verbale si può capire il nostro livello d'istruzione, l'età, il sesso, tantissime cose e ci tornerò in seguito.
Dal punto di vista strettamente scientifico sono interessanti i lapsus o i slip of the tongue (letteralmente - scivolata della lingua), è uno dei modi in cui un mentitore si può tradire, cioè dicendo qualcosa che passa per un semplice sbaglio, ma che può significare molto di più.
  • paraverbale :
il paraverbale studia i toni, il volume, e le pause nella voce.
Di solito a toni alti si associano emozioni negative o eccitazione. Tono alto e volume basso potrebbe indicare tristezza, con un pò di tremolio della voce e magari pause più lunghè potrebbe indicare paura, tono alto e volume alto potrebbe indicare terrore vero e proprio, tono alto e volume alto con voce un po' più rauca potrebbe indicare rabbia, ecc....

domenica 30 agosto 2015

La mano dominante: mancino o destrorso?

Il 7- 10% della popolazione mondiale è mancina e colpisce di più i maschi. In Italia è ambidestro il 4% della popolazione, quindi non basatevi soltanto su un indizio per capire la mano dominante di una persona... magari lo sono entrambe!
Distinguiamo gli indizi in "diretti", che si possono riconoscere solo in presenza della persona, e in "indiretti", osservabili sulle cose della persona:
INDIZI DIRETTI
1) ASIMMETRIA DEL CORPO: E' possibile notare, nelle persone che non vanno in palestra, i muscoli più sviluppati nella parte dominante del corpo;
2) CALLO DELLO SCRITTORE: Le persone che scrivono molto a mano hanno callo che si forma a causa della pressione esercitata dalla penna;
3) MACCHIA DEL FUMATORE: Le persone che fumano molto "drum", hanno una macchia giallo-bruna sulla parte superiore dell'indice e del medio;
4) SFORZO FISICO: Si usa la mano dominante sia per fare sforzi (spesso anche deboli, come girare il tappo di una bottiglia) che per reagire velocemente (come per prendere un oggetto al volo);
5) TASCHE: Si mettono gli oggetti utilizzati frequentemente nella tasca dei pantaloni (o in una tasca bassa della giacca) presente nella parte più vicina alla mano dominante e nella tasca opposta, per quanto riguarda le tasche alte della giacca. (questo vale solo se l'indumento ha la tasche da ambedue i lati);
6) MODO DI VESTIRSI: Si infila prima la manica, il calzino o la gamba del pantalone corrispondente alla mano dominante;
7) MACCHIE DI CIBO: Solo nel caso che abbia mangiato in piedi, le macchie di cibo sono sul lato opposto della mano dominante.
INDIZI INDIRETTI
1) POSIZIONE DEL MANICO DEGLI OGGETTI: Oggetti come tazze, coltelli e padelle puntano il manico verso la mano dominante di chi li ha posati;
2) POSIZIONE DELLA LAMPADA DA TAVOLO: Si trova sul lato opposto della mano dominante, per evitare l'ombra della mano durante la scrittura;
3) POSIZIONE DEL MOUSE: Si trova sullo stesso lato della mano dominante;
4) IMPRONTE DIGITALI: Molti oggetti non hanno un manico, quindi, per sapere con quale mano sono stati toccati o riposti (se il materiale lo permette) è possibile alitare sul materiale e scovare così le impronte digitali;
5) SFUMATURA DELL'INCHIOSTRO: I mancini, quando scrivono, passano con la mano sopra ciò che hanno appena scritto, sfumando l'inchiostro.
6) TRACCIA DELLA BIBITA SUL BICCHIERE: Se il manico si trova sulla destra rispetto alla scia di caffè, (guardando il bicchiere dall'alto) la persona sarà probabilmente destrorsa. Viceversa, se il manico si trova sulla sinistra, la persona sarà probabilmente mancina. Questa cosa è spesso verificabile anche senza manico, infatti, se vedi i bicchiere in posizione centrale rispetto al tavolo, la scia del liquido andrà verso la tua sinistra, se ha bevuto un destrorso, viceversa, se ha bevuto un mancino.
Ecco 10 indizi sicuri al 75%:
1-Quando si applaude, la mano dominante è quella che percuote l'altra da sopra;
2- Quando si incrociano le braccia, il braccio dominante è quello sopra;
3- E' più facile avere tratti di inchiostro sul mignolo della mano con cui si scrive (ci si scrive da soli per sbadataggine rigirando la penna con la mano);
4- Quando si uniscono le mani, incrociando le dita di una mano con l'altra, il pollice che sta sopra dice qual è la mano dominante;
5- L'orologio è sul braccio opposto a quello dominante;
6- Le donne mettono la borsetta sulla spalla corrispondente alla mano dominante;
7- I destrosi mettono la cintura in modo antiorario, facendo sporgere verso sinistra la parte in eccesso, viceversa nei mancini. Per le donne vale la regola opposta.
8- La tastiera di un pc portatile o fisso ha la barra spaziatrice più lucida o consumata nella parte corrispondente alla mano dominante, ma questo non vale se il proprietario gioca spesso al pc, dato che usa più spesso la parte sinistra della barra spaziatrice. (ma questa differenza si può capire guardando se la lettera W è molto lucida; chi gioca al pc la usa spesso dovendosi spostare in avanti)
9- Quando allacciamo le scarpe, facciamo passare, intorno al cappio fatto con l'altro laccio, il laccio con la mano dominante.
10- incrociando le gambe, si mette inizialmente la gamba dominante sopra all'altra, fino a quando non si intorpidisce quella sotto
Da ricordare:
 I lacci non prendono subito questa forma, ad esempio, io che sono destroso, quando allaccio le scarpe faccio disporre i lacci come i mancini, ma dopo un pò che cammino si mettono come vi ho detto

sabato 29 agosto 2015

DILATAZIONE E RESTIZIONE DELLA PUPILLA

 
 In generale, la pupilla si dilata in situazioni piacevoli e si restringe in situazioni spiacevoli. Ecco dei fattori in grado di cambiare il diametro della pupilla:(Possono esserci molti altri motivi per cui le pupille si dilatano o si restringono)
  • Luminosità:Luoghi particolarmente luminosi (o una luce puntata sugli occhi) restringono la pupilla, mentre luoghi poco luminosi la dilatano.
  • Attrazione:
    Guardando la persona che si ama (indipendentemente dall'orientamento sessuale), la pupilla si dilata del 45%; quest'informazione, insieme all'aumento del battito cardiaco, può aiutare a capire se qualcuno è innamorato. Inoltre la pupilla si dilata se il soggetto prova eccitazione sessuale.
  • Droghe o Alcol:
    Molte droghe possono ingrandire o rimpicciolire la pupilla. Ad esempio morfina, metadone ed eroina restringono la pupilla. L'astinenza dall'eroina invece la dilata.
    L'assunzione di anche solo pochi bicchieri di una bevanda alcolica provoca la dilatazione delle pupille.
  • Interesse:Quando stiamo ascoltando qualcuno o stiamo leggendo qualcosa, le pupille si dilatano se siamo interessati a ciò che stiamo percependo e si restringono se non proviamo interesse a riguardo. Può succedere, però, che le pupille si dilatino inizialmente, perché il cervello è interessato alle cose nuove, ma inizino a restringersi dopo un po' perché l'argomento ci sembra noioso.
  • Disgusto o Rabbia:
    Le pupille si restringono quando proviamo rabbia e/o disgusto per qualcosa (una situazione o una cosa spiacevole alla vista) o per qualcuno (disprezzo).
  • Piacere o Dispiacere:Quando si pensa o si guarda qualcosa che ci piace, come un bel regalo, una buona pietanza o un gesto particolarmente bello che fa qualcuno, le nostre pupille si dilatano;
    Quando si pensa o si guarda qualcosa che non ci piace, come una cattiva azione, un cibo che ci disgusta o un pessimo regalo, le pupille si restringono.
  • Sforzo mentale:Una ricerca ha dimostrato che, quando il cervello viene sottoposto a sforzi, come la risoluzione di un problema particolarmente difficile, le pupille:
    1) Iniziano a dilatarsi fino a raggiungere l'espansione massima, se riusciamo a risolverlo;
    2) Iniziano a dilatarsi mentre si cerca di risolverlo, ma ritornano immediatamente piccole se il cervello si sovraccarica più del 125%.
  • Stress:
    Per via dello stress, la pupilla tende a dilatarsi. Quindi anche quando una persona mente
    sotto pressione o prova paura.
    IMPORTANTE
    Come avete visto, la pupilla può dilatarsi o restringersi per moltissimi motivi: singolarmente non è un buon indicatore per identificare uno stato fisico o emotivo. Quindi non è la presenza di una dilatazione o di un restringimento a poterci aiutare per una deduzione, ma lo è la sua assenza. Ecco alcuni esempi:
    - Se fate un regalo a una persona e notate che ha le pupille dilatate non è detto che il vostre regalo le piaccia (potrebbero esserlo per un qualsiasi altro motivo, magari solo perché apprezza il gesto). Ma se le pupille sono ristrette significa che il regalo non gli piace o gli dà fastidio per altri motivi;
    - Se un vostro amico dice che non ha bevuto alcolici e non ha le pupille dilatate, allora è la verità;
    - Se siete con una persona e mentre gli parlate ha le pupille ristrette vuol dire che non gli piace ciò che sta ascoltando o che sta pensando a cose che non gli piacciono.
    - Se il testimone di un delitto che sembra traumatizzato dall'evento non ha le pupille dilatate vuol dire che non è stressato e impaurito come vuol far credere (o è sotto effetto di droga o alcol).
    In ogni caso la dilatazione o il restringimento della pupilla va preso come un singolo indizio e va quindi affiancato ad altri per una conferma:

Nel primo esempio la falsa gioia è indicata anche dall'assenza delle zampe di gallina vicino agli occhi e un'eventuale disgusto nel guardare il regalo può essere notato da microespressioni o linguaggio del corpo indicante sensazioni negative (es. si tocca il viso);
Nel secondo basta notare la presenza di ulteriori segnali di ubriachezza, come gli occhi arrossati e la mancanza di equilibrio;
Nel terzo si può capire se gli piace ciò che dite se ha una posura dritta, se imita il vostro linguaggio del corpo e mantiene un buon contatto visivo;
Nel quarto basta esaminare la mimica della paura nella parte superiore della faccia (palpebre e sopracciglia) che sono più difficili da simulare e la voce che dev'essere bassa e acuta, con svariati segnali del corpo per via dello stress.
Insomma, l'ASSENZA di una risposta da parte della pupilla ad una situazione in cui dovrebbe cambiare diametro è un buon indizio, ma è solo un indizio da affiancare ad altri per poter fare una buona deduzione.

venerdì 28 agosto 2015

RICONOSCERE LE PROFESSIONI

 
 
 
Nei romanzi di Sherlock Holmes, spesso il grande investigatore si diletta a indovinare la professione di un individuo da piccoli dettagli. Sicuramente era avvantaggiato dal fatto che all'epoca vittoriana esistevano molte meno professioni rispetto ad oggi. In questo topic vorrei analizzare i particolari rilevatori della professione di un individuo, cercando di renderla la più completa possibile. Quindi invito tutti a correggermi se non siete d'accordo e condividere le vostre informazioni. Vorrei mettere in evidenza che spesso alcune professioni lasciano dei segni indelebili sulle mani degli individui. Con la dovuta attenzione un semplice callo o la presenza di polveri può rilevare il tipo di professione praticato da un individuo. Detto ciò inizio la descrizione delle prime professioni.
  • FABBRO: è possibile riconoscere la professione del fabbro osservando se nella mani è presente una polvere ferrosa. Infatti lo sfregamento continuo dei ferri espone le mani del lavoratore a continui depositi di polvere ferrosa che difficilmente riuscirà a rimuovere del tutto. Inoltre si può notare un largo spessore delle dita della mano che è solita tenere gli strumenti di lavoro. Inoltre il fabbro dovendo utilizzare attrezzi pesanti per martellare, tagliare e curvare pezzi di metallo per dargli forma avrà una buona muscolatura delle braccia visto il continuo allenamento. Aggiungo anche che probabilmente non sarà un uomo di cultura e si noterà dal linguaggio che usa. Per approfondire gli aspetti più specifici della professione leggete questo link di Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Fabbro .
  •  MURATORE: è possibile riconoscere la professione del muratore osservando se nelle mani è presente della polvere di calce. Inoltre il lungo contatto con la calce gradualmente porta la mano ad assumere un colore biancastro. Si può notare un ingrossamento della mano utilizzata per lavorare rispetto all'altra. Stessa cosa vale per la muscolatura delle braccia. Come per il muratore probabilmente non sarà un uomo di cultura e si potrà notare dal linguaggio usato. Per maggiori informazioni lascio questo sito www.manualemuratore.it/nozioni_base.shtm .
  • IMBIANCHINO: è possibile riconoscere un imbianchino osservando se nelle mani sono presenti tracce di pittura bianca. Anche lavandosi bene spesso rimangono dei piccoli residui che un buon occhio può notare. Inoltre dovendo tenere per molte ore tutti i giorni un pennello nella mano si creeranno dei calli tra il pollice e l'indice per adattarsi a questa continua pressione. La muscolatura del braccio che tiene il pennello sarà più accentuata rispetto all'altro braccio. Probabilmente anche l'imbianchino non sarà un uomo di cultura. Aggiungo un link per maggiori info www.manualeimbianchino.it/ .
Fino ad ora ho descritto solo lavori manuali che quasi sempre lasciano il loro segno sull'individuo. Un altra grande categoria sono quelle dei lavori intellettuali molto più difficili da distinguere l'uno dall'altro.
  • IMPIEGATO D'UFFICIO: Il lavoratore d'ufficio molto spesso lavora a computer per svariate ore. Non dovendo fare lavori pesanti, le mani saranno: curate, senza calli salvo se l'impiegato pratica qualche sport, sottili o meglio molto meno robuste rispetto a chi lavora manualmente, i polpastrelli dovendo pigiare tasti per ore tutti i giorni presenteranno una forma appiattita. è anche possibile trovare un particolare callo nella parte inferiore della mano vicino all'attaccatura del polso dovuto allo sfregamento continuo con il tappetino per muovere il mouse. Gli impiegati d'ufficio usano prevalentemente la tastiera, per questo lo catalogo come indizio eventuale per questa professione. Invece dovrebbe essere sempre visibile per gli informatici,hacker e tutte quelle professioni che usano spesso il mouse. Inoltre un altra grande differenza rispetto ai lavoratori manuali è la cura dell'aspetto esteriore. Infatti dovendo stare a stretto contatto con i clienti, gli impiegati dovranno rispettare determinate formalità come ad esempio: barba corta, abbigliamento elegante, capelli tenuti in maniera ordinata ecc. Inoltre spesso gli impiegati sono persone di cultura medio-alta perchè per ottenere quel lavoro devono aver conseguito almeno il diploma. Anche fuori dall'orario di lavoro tenderanno a mantenere una certa formalità.
Per ora lascio spazio ai vostri commenti e presto posterò altre analisi per entrambe le categorie.